Telecamera privata in un luogo pubblico: è legale?

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Impianto di videosorveglianza privata: quali norme bisogna rispettare per non violare la riservatezza altrui? Quali regole ha dettato il Garante per la privacy?

Un lettore pone il seguente quesito: «Ho una webcam installata sulla montagna di fronte al mio paese, riprende il mare e una porzione del comune, comprese le persone ma in formato molto piccolo. Cosa rischio?». La domanda può esser efficacemente sintetizzata in questo modo: è legale una telecamera privata in un luogo pubblico?

Detto in altri termini, si tratta di comprendere se è possibile installare una videocamera che riesca a riprendere luoghi pubblici o aperti al pubblico oppure se tale condotta costituisca sempre un’indebita violazione delle regole poste a tutela della riservatezza. È legale posizionare una telecamera privata in un luogo pubblico? Approfondiamo l’argomento.

Indice

* Videosorveglianza privata: quali regole rispettare?

* Si può installare una videocamera privata in un luogo pubblico?

Videosorveglianza privata: quali regole rispettare?

Gli impianti di videosorveglianza sono legali se installati in maniera tale da riprendere solo la proprietà privata del titolare del sistema di sicurezza.

Chi si avvale di telecamere a difesa della propria abitazione, dunque, non può puntare l’obiettivo verso la strada o altri luoghi pubblici, né in direzione della proprietà privata altrui.

Secondo il Garante per la privacy (12 ottobre 2023 n. 477), soltanto in presenza di situazioni di pericolo concreto si può estendere la ripresa delle videocamere anche ad aree comuni, luoghi aperti al pubblico o di pertinenza di terzi, purché ciò sia adeguatamente motivato e suffragato da idonea documentazione (denunce, minacce, furti, ecc.).

La presenza di videocamere deve inoltre essere segnalata – mediante cartelli, avvisi, ecc. – affinché coloro che si avvicinano nei paraggi ne abbiano conoscenza.

Non occorre chiedere il permesso, nemmeno se ci si trova in condominio; in questa specifica ipotesi, però, le telecamere non devono riprendere le parti comuni (pianerottolo, scale, androne, ecc.).

Le immagini devono essere conservate per un periodo di tempo molto breve, solitamente non superiore a 48 ore; solo per comprovate ragioni – ad esempio, se è stato commesso un reato – è possibile prolungare la conservazione fino a sette giorni.

Si può installare una videocamera privata in un luogo pubblico?

L’installazione di una videocamera privata in un luogo pubblico pone innanzitutto il problema dell’occupazione/utilizzazione di un bene pubblico: si pensi, ad esempio, alla telecamera agganciata a un albero o a un lampione, oppure a quella piantata direttamente sul suolo pubblico.

Il quesito principale concerne però la possibile violazione delle regole sulla privacy: la telecamera installata in un luogo pubblico finisce (quasi) inevitabilmente per riprendere spazi pubblici frequentati da persone, con conseguente infrazione dei precetti analizzati nel precedente paragrafo.

Secondo il Garante per la privacy (27 gennaio 2022, n. 20), la necessità di utilizzare la videosorveglianza a protezione degli interessi legittimi di un titolare si arresta ai confini delle aree di propria pertinenza; anche nei casi in cui si renda necessario estendere la videosorveglianza alle immediate vicinanze dell’area di pertinenza, il titolare deve comunque mettere in atto misure idonee a evitare che il sistema di videosorveglianza raccolga dati anche oltre le aree di pertinenza, eventualmente oscurando tali zone.

L’impianto di videosorveglianza va quindi configurato con modalità tali da limitare l’angolo visuale all’area effettivamente da proteggere, evitando, per quanto possibile, la ripresa di luoghi circostanti e di particolari che non risultino rilevanti per la tutela dell’interesse legittimo del titolare del trattamento (spazi pubblici, altri esercizi commerciali o edifici pubblici estranei rispetto alle attività del titolare, ecc.).

Alla luce di questi principi, è chiaro che la telecamera privata installata in un luogo pubblico violi la riservatezza – e pertanto deve essere rimossa – tutte le volte in cui sia in grado di riprendere ciò che non è strettamente collegato alla proprietà privata del titolare dell’impianto.

In teoria, la telecamera privata in un luogo pubblico potrebbe essere legale solo se:

* è stata ottenuta l’autorizzazione all’installazione in un posto pubblico;

* sia puntata verso la proprietà privata del titolare della videocamera e sia in grado di riprendere solo quella, escludendo quindi dall’inquadratura altre cose e/o persone o, quando ciò non sia possibile, utilizzando strumenti che li rendano irriconoscibili. Va inoltre esclusa anche la ripresa audio, per cui l’impianto non può registrare voci e suoni.