Animali maltrattati: come denuncio i padroni? Chi non tollera e maltratta gli animali non merita rispetto dagli altri esseri umani.

Animali maltrattati: come denuncio i padroni? Chi non tollera e maltratta gli animali non merita rispetto dagli altri esseri umani.

Quando si possono denunciare i maltrattamenti su un animale? Vediamo a chi rivolgersi e in che situazioni si può parlare di crudeltà verso gli animali.

James Dean, oltre ad essere il nome di un famoso attore hollywoodiano del secolo scorso, è il nome di un cane lupo. James veniva legato e tenuto giorno e notte fuori al balcone di casa. I padroni poi partivano e lo lasciavano li. Il caso risale al 2022 ed è avvenuto in provincia di Torino. Fu necessario l’intervento della procura e dei vigili del fuoco per salvarlo. Ora ti chiedi: se sono testimone di una situazione simile, come denuncio i padroni di animali maltrattati?

Purtroppo, infatti, ancora oggi assistiamo a trattamenti disumani nei confronti degli animali. Ma andiamo con ordine ed esaminiamo, passo dopo passo, come comportarsi.

Indice

* Cosa si ritiene “maltrattamento di animali”?

* Come segnalare un maltrattamento e a chi?

*  Cosa rischia chi maltratta un animale?

Cosa si ritiene “maltrattamento di animali”?

L’articolo del codice penale che deve interessarci è il 544-ter. Questo elenca le condotte che integrano il reato di maltrattamento di animali. In cosa consiste? Chiunque provochi una lesione o sottoponga l’animale a tremende fatiche o sevizie commette tale reato.

Ma non solo: anche drogare un animale fa parte delle condotte incriminate. Ci sono, però, dei chiarimenti da fare. Il reato in questione presuppone:

* assenza di necessità: se ti difendi da un animale che ti sta aggredendo agisci in stato di necessità, e quindi non commetti il reato;

* crudeltà: ossia l’agire per “mera brutalità” (Cassazione penale numero 8449/2020). Se strattoni il guinzaglio del tuo cane per evitare che venga investito non stai agendo per crudeltà;

* dolo: investire per sbaglio un gatto con la macchina è una condotta che pecca di dolo, ossia non è intenzionale. Non sarai quindi neanche in questo caso colpevole di maltrattamenti. Fermo restando che potresti dover risarcire il danno al padrone del gatto.

Perché si arrivi ad una condanna per maltrattamenti inoltre non servono prove schiaccianti. Bastano infatti anche solo prove indiziarie (Cassazione penale sez. V, 11/04/2022, n.20221). Come, ad esempio, aver visto un cane entrare in salute ed uscire ferito dalla casa dell’imputato.

Come segnalare un maltrattamento e a chi?

Una volta che sei certo di aver assistito ad un maltrattamento su un animale ti domandi come fare per denunciarlo. Gandhi diceva che «La vita di un agnello non è meno preziosa di quella di un essere umano…». Il nostro sistema giuridico non gli dà torto. Puoi segnalare i maltrattamenti a tutti gli organi di polizia giudiziaria. Polizia di stato, guardia di finanza, carabinieri: sono tutti competenti a ricevere denunce di maltrattamenti su animali. Oltre a questi, ci sono diverse associazioni per la difesa degli animali e dell’ambiente. Puoi contattare, via sms, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente. Anche l’Ente nazionale per la protezione degli animali può ricevere queste segnalazioni. Infine puoi scrivere alle Guardie zoofile OIPA via mail. Ricorda che bisogna descrivere bene i fatti e indicare luoghi e persone coinvolte. Una denuncia infondata, infatti, può renderti colpevole del reato di procurato allarme.

A riguardo però è necessario che tu sappia che:

* il reato di maltrattamenti è procedibile d’ufficio: non è quindi indispensabile la querela di parte (diversamente, dovrebbe sporgerla la vittima, ossia l’animale). Proprio per questo la tua segnalazione sarà qualificata come denuncia;

* trattandosi di una denuncia, non ci sono termini massimi entro cui segnalare il maltrattamento di animali (termini che invece sono solo di tre mesi se il reato fosse procedibile a querela di parte);

* potrai anche segnalare l’episodio in forma anonima, ma ciò non garantirà un successo delle indagini non potendosi, in questi casi, essere svolti atti di perquisizioni o accesso all’abitazione altrui. Le indagini potrebbero essere avviate in autonomia dalla polizia, ma senza una valida prova – costituita dalle tue stesse dichiarazioni o da un filmato – sarà difficile giungere a una condanna penale.

Cosa rischia chi maltratta un animale?

Le pene per chi fa del male ad un animale non sono da girone infernale. I colpevoli rischiano da 3 mesi ad un anno e mezzo di reclusione, oppure una multa che va da 5.000 a 30.000 euro. La pena però è aumentata della metà se dai maltrattamenti deriva la morte dell’animale. Un provvedimento importante in queste situazioni è il sequestro. Gli animali maltrattati vengono sequestrati a fini preventivi o probatori. In poche parole vengono allontanati dai padroni. Questo serve ad evitare che subiscano altre violenze. In caso di condanna, poi, si procede alla confisca. Gli animali confiscati vengono affidati ad associazioni od enti. In questo modo potranno in futuro ricevere le cure e l’amore che meritano.

Fonte internet

Articolo precedente
Prezzo-Costi-Investigatore privato Quanto chiede un investigatore privato? Quali sono i costi? Qual è il costo di un investigatore privato? Il costo dell’investigatore privato è fissato su base
Articolo successivo
Come posso proteggere il mio marchio? Quali sono le differenze tra marchio e marca, tra marchio registrato e marchio di fatto, tra marchio celebre e ordinario? Cos’è l’Ufficio brevetti?
Menu