Come posso proteggere il mio marchio? Quali sono le differenze tra marchio e marca, tra marchio registrato e marchio di fatto, tra marchio celebre e ordinario? Cos’è l’Ufficio brevetti?

Come posso proteggere il mio marchio?

Quali sono le differenze tra marchio e marca, tra marchio registrato e marchio di fatto, tra marchio celebre e ordinario? Cos’è l’Ufficio brevetti?

La legge tutela l’impresa consentendo al suo titolare di proteggersi dalla possibile concorrenza sleale delle altre. Ciò avviene consentendo di rendere unica e riconoscibile la propria attività economica mediante la formale registrazione dei segni distintivi, cioè di alcuni aspetti che la rendono peculiare e che consentono di differenziarla dalle altre. In tale contesto si pone il seguente quesito: come posso proteggere il mio marchio? Di seguito approfondiremo l’argomento.

Indice

* Che cos’è il marchio?

* A cosa serve il marchio?

o Marca e marchio: differenza

* Come si protegge il marchio?

* Cos’è il diritto all’uso esclusivo del marchio?

o Marchio ordinario e marchio celebre: differenza

* Com’è protetto il marchio?

* Com’è tutelato il marchio non registrato?

Che cos’è il marchio?

Il marchio è il segno distintivo dei prodotti o dei servizi forniti da un’impresa, cioè da un’attività economica svolta in maniera professionale e organizzata.

Sono esempi di marchi il “baffo” presente sui prodotti della Nike, il cavallino rampante della Ferrari, il coccodrillo della Lacoste, la grafica della scritta “Coca-Cola”, la mela morsa della Apple.

A cosa serve il marchio?

Il marchio è particolarmente importante in quanto:

* differenzia i prodotti e i servizi da altri simili presenti sul mercato;

* indica la loro provenienza da una determinata fonte di produzione;

* esercita una rilevante funzione attrattiva per il pubblico. In buona sostanza, il marchio è una pubblicità per l’azienda.

Marca e marchio: differenza

Marca e marchio non sono la stessa cosa: la marca è un concetto astratto, non previsto dalla legge, che può essere definito come la considerazione che il consumatore ha dell’impresa nel momento in cui si approccia ai suoi prodotti o ai suoi servizi.

In altre parole, è come se la marca fosse la reputazione che l’impresa ha tra il pubblico, legata ovviamente ai prodotti e ai servizi che offre.

Come si protegge il marchio?

Il marchio si tutela procedendo alla sua registrazione presso l’Ufficio italiano brevetti e marchi (o l’Ufficio brevetti e marchi che si trova presso ogni Camera di commercio).

Il marchio può essere formalmente registrato solo se presenta le seguenti caratteristiche:

* originalità, nel senso che deve avere l’effettiva capacità di distinguere un prodotto o un servizio e non ridursi ad una denominazione generica o a parole o figure di uso generale. Ad esempio, un produttore di auto non può usare come marchio la semplice parola “Auto” o “Macchina”, in quanto non sarebbe in grado di distinguere il suo prodotto da qualunque altro;

* novità, in quanto il marchio non può essere uguale o simile ad altri marchi già registrati o utilizzati;

* liceità, nel senso che un marchio non può essere contrario a norme imperative, ordine pubblico e buon costume.

La registrazione tutela il marchio solo nel territorio nazionale.

L’imprenditore che ha interesse a essere protetto non solo in Italia ma anche in ambito internazionale, può chiedere la registrazione del marchio presso l’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale di Ginevra.

Cos’è il diritto all’uso esclusivo del marchio?

Ottenuta la registrazione, all’imprenditore è riconosciuto il diritto all’uso esclusivo del marchio che ha scelto, con la conseguenza che il titolare potrà vietare ogni utilizzo indebito dello stesso segno (o di altro simile che possa creare confusione) da parte di altre persone [1].

Il diritto all’uso esclusivo decorre dalla data di deposito della domanda di registrazione e ha efficacia su tutto il territorio nazionale.

Tale diritto non è eterno: la sua durata è pari a dieci anni dalla registrazione, con possibilità di essere rinnovato – per lo stesso periodo di tempo – un numero illimitato di volte.

In buona sostanza, l’imprenditore dovrà ricordare di rinnovare la registrazione del proprio marchio ogni dieci anni.

Il titolare del diritto all’uso esclusivo del marchio può vietare a chiunque di usare senza il suo consenso:

* un segno identico al suo marchio per prodotti o servizi identici a quelli per cui è stato registrato;

* un segno identico o simile al marchio registrato, per prodotti o servizi identici o affini, se esiste un pericolo di confusione per il pubblico, che può consistere anche in un rischio di associazione tra i due segni;

* un segno identico o affine al marchio registrato, per prodotti o servizi non affini, se il marchio registrato gode di rinomanza e se l’uso del segno consente indebitamente di trarre vantaggio dal carattere distintivo o dalla rinomanza del marchio o reca pregiudizio agli stessi (cosiddetti marchi celebri).

Marchio ordinario e marchio celebre: differenza

In pratica, la legge stabilisce che nessuno possa utilizzare un marchio uguale o simile a quello di un altro imprenditore per prodotti o servizi identici o simili.

Un imprenditore, dunque, può legittimamente utilizzare un marchio già esistente per individuare beni o servizi del tutto diversi da quelli già prodotti o forniti utilizzando quel marchio. Si parla in questi casi di marchio ordinario.

Esistono tuttavia alcuni marchi che godono di una particolare rinomanza e che hanno acquistato una celebrità tale da indurre il consumatore in errore anche se usati per prodotti diversi.

Il marchio Coca-Cola non può essere apposto su nessun prodotto, nemmeno su uno che non potrebbe mai essere confuso con la nota bevanda, come ad esempio su un paio di scarpe.

Si parla in questi casi di marchi celebri, i quali godono di una più ampia tutela perché non possono essere sfruttati da nessuno e in nessun caso, senza il consenso del titolare.

Com’è protetto il marchio?

La tutela del marchio è molto ampia; il titolare del diritto all’uso esclusivo può infatti esercitare:

* un’azione di rivendicazione, se ritiene che un altro imprenditore abbia abusivamente registrato o chiesto la registrazione di un marchio senza averne il diritto;

* un’azione di usurpazione e di contraffazione, se ritiene che il proprio marchio sia stato usurpato o contraffatto, cioè quando ritiene che qualcun altro abbia utilizzato in marchio identico o simile al suo;

* un’azione di risarcimento danni.

Com’è tutelato il marchio non registrato?

La legge accorda una tutela residuale e limitata al marchio non registrato, cioè non iscritto presso l’ufficio brevetti e marchi; si parla in questi casi di marchio di fatto.

In questa ipotesi, il diritto all’uso esclusivo del marchio può derivare dal suo costante utilizzo nel tempo, nei limiti in cui l’imprenditore se ne è avvalso sino a quel momento [2].

Il marchio di fatto, quindi, è meno tutelato di quello registrato, in quanto l’imprenditore:

* è costretto a provare il pre uso, cioè l’utilizzo anteriore;

* può continuare a usare il marchio solo nei limiti in cui lo usava in precedenza. Non potrà quindi impiegarlo per apporlo su altri prodotti della sua azienda.

Fonte internet

 

Articolo precedente
Animali maltrattati: come denuncio i padroni? Chi non tollera e maltratta gli animali non merita rispetto dagli altri esseri umani.
Articolo successivo
Come si fa il calcolo del risarcimento danni? Danni patrimoniali e non patrimoniali: distinzione, prova e tutela dei diritti del danneggiato.
Menu